MONITORAGGIO E PREVENZIONE PER GLI ATTACCHI DELLA MOSCA DELL'ULIVO GIA' IN ATTO - NOTIZIARIO DELL’OLIVICOLTORE

MONITORAGGIO E PREVENZIONE PER GLI ATTACCHI DELLA MOSCA DELL'ULIVO GIA' IN ATTO - NOTIZIARIO DELL’OLIVICOLTORE n° 5 del 13 Agosto 2019

In questi giorni nella nostra Regione stiamo soffrendo decisamente il caldo che in diversi comprensori ha superato dei livelli raramente raggiunti in passato. Infatti, in alcune zona di pianura, si stanno raggiungendo anche i 40°C, condizione che riduce l’operatività degli esseri umani, ma limita anche quella della mosca dell’olivo. Le drupe hanno ormai raggiunto la dimensione tale da essere appetibili per l’insetto ed anche l’indurimento del nocciolo è ormai completato in tutta la Regione.
 
La mosca è già diffusamente presente nei vari oliveti anche se ostacolata dalla scarsa umidità e dal gran caldo. Ciò non toglie che non vi siano già dei primi attacchi, per ora abbastanza sporadici, localizzati in alcune zone circoscritte. Quasi ovunque non risulta essere stata superata la soglia che rende conveniente il trattamento.
 
Dai controlli di questi giorni sono stati rilevati attacchi, in alcuni casi anche sopra il livello di soglia, soltanto nelle drupe di grosse dimensioni tipiche delle cultivar a duplice attitudine o similari. Il rilievo degli attacchi è riferito, per quanto potuto appurare direttamente dal sottoscritto, ad alcune zone della Valle Umbra e soprattutto in quegli oliveti che hanno beneficiato delle piogge sparse delle settimane passate.
 
Per quanto detto ci stiamo avviando a degli scenari che potrebbero evolvere in funzione dell’andamento climatico del prossimo periodo:
    a.    se avremo giornate calde con temperature diurne costantemente al di sopra dei 33-34 gradi per un lungo periodo, il rischio dei danni della mosca si ridurrà;
    b.    viceversa, se dal ferragosto in poi, come già prevede il sito www.perugiameteo.it che ospita questo bollettino, le temperature si abbasseranno in maniera sensibile, alle quali potrebbero aggiungersi piogge e temporali pomeridiani, dovremmo iniziare a preoccuparci in maniera più concreta.
A tal proposito si ricorda l’effetto preventivo che può avere un trattamento con il rame per inibire, o quantomeno rallentare, la maturazione delle uova, per scoraggiare l’ovideposizione e per produrre una certa mortalità a carico degli stadi larvali più giovani.

E’ opportuno ancora ricordare che le catture effettuate con le trappole per il monitoraggio riescono a darci dei dati realistici sulla presenza dell’insetto, ma non possiamo mai affidarci soltanto a questo indice per giudicare la pericolosità della mosca. Resta pertanto valido il consiglio di controllare direttamente le drupe con il metodo già più volte ripetuto in passato e che qui viene riproposto per agevolare i lettori:

-         raccogliere 100 olive prelevandole ad oltre 150 cm di altezza da terra, nella parte della chioma esposta a sud (10 olive per pianta su 10 piante in totale) scelte a caso nelle diverse zone dell’oliveto evitando di prenderle dai rametti con elevata quantità di fruttificazione (sugli appezzamenti particolarmente grandi si preferisce raccogliere 5 olive per pianta su 20 diverse piante).
-         Tagliare le drupe raccolte con un bisturi facendo delle sottilissime fette di pochi decimi di millimetro, procedendo dall’esterno verso l’interno; controllare le parti tagliate con una lente di ingrandimento (almeno da 10 x, meglio se più potente) per verificare la presenza di uova vitali o di larve già nate.
-         Qualora nell’oliveto fossero presenti delle olive da mensa o a duplice attitudine, le preferite dalla mosca, si consiglia di controllare queste per prime ed in maniera separata rispetto a quelle da olio. L’eventuale trattamento dovrà essere effettuato solo nel caso in cui, tra le 100 olive raccolte, ve ne siano più di 8-10 con presenza di uova fertili o larve vitali.

Si consiglia di rileggere sempre i bollettini delle settimane scorse ed anche quelli degli anni passati in quanto contengono dei consigli tuttora validi. Di particolare interesse risultano essere quelli riguardanti il monitoraggio dell’insetto e dell’occhio di pavone, l’irrigazione, le concimazioni fogliari con azoto nel caso di siccità prolungata, l’eliminazione dei succhioni, nonché gli eventuali trattamenti con prodotti rameici.
 

Agr. Moreno Moraldi
Studio di consulenza “ProVerde”

Traversa III^ di Limiti, 1 -  06038 SPELLO (PG)
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Aggiornato al 31/12/2014

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