NOTIZIARIO DELL’OLIVICOLTORE n° 10 del 17 settembre 2017

NOTIZIARIO DELL’OLIVICOLTORE n° 10 del 17 settembre 2017 -
a cura dell'Agr. Moreno Moraldi

Il periodo della raccolta, per fortuna, si avvicina ed il rischio di subire danni dalla mosca diventa sempre meno probabile. E’ pur vero che le condizioni climatiche di questo periodo, con temperature gradevoli alternate a qualche temporale, stanno favorendo l’insetto, ma difficilmente potrà ormai diventare pericoloso tenendo conto dell’avvicinarsi dell’apertura dei frantoi. Alcuni di questi, interpellati per l’occasione, hanno previsto di avviare la molitura già a partire dalla prima o dalla seconda settimana di ottobre. Pertanto, qualora vi fosse un rapido aumento delle olive con presenza di uova o larve, tale da raggiungere il livello di soglia dell’8-10%, converrebbe raccogliere e molire prima possibile. In caso contrario, in presenza di attacchi ben al di sotto della soglia o del tutto assenti, si consiglia di aspettare la completa reidratazione e maturazione delle olive. Infatti, negli ambienti asciutti di collina, ci troviamo spesso di fronte a drupe che hanno sofferto per la siccità estiva e si presentano più piccole del normale e con poca polpa rispetto al volume del nocciolo interno.
 
Le piogge di questi giorni favoriranno sicuramente la reidratazione delle olive ed il loro parziale recupero del mancato sviluppo estivo. Il momento ideale per la raccolta si verifica quando viene raggiunto il massimo del contenuto di fenoli e quando si ha una buona resa in olio in rapporto alla massa portata al frantoio. Spesso si tende a far coincidere il momento ideale della raccolta con l’avvenuto cambiamento di colore delle olive (invaiatura). Quest’anno, viste le condizioni di sofferenza subite per tutta l’estate, le olive potrebbero imbrunirsi in anticipo senza aver raggiunto i livelli di contenuti in fenoli ideali per la raccolta. I nostri nonni lasciavano le olive molto a lungo sulla pianta, oppure la conservavano in casa, a strati di basso spessore, aspettando che si asciugassero per trasportare meno peso al frantoio e, soprattutto, per risparmiare sul costo della molenda calcolata a quintale. Oggi, invece, si deve puntare a produrre un olio di elevata qualità che possa soddisfare il nostro palato e possa spuntare prezzi più alti sul mercato. I trasporti e la molenda incidono molto meno sul bilancio dell’olivicoltore rispetto ai maggiori vantaggi legati alla qualità.
 
Molti agricoltori ricorderanno quanto avvenuto in passato ed in particolare in occasione degli anni particolarmente siccitosi (vedi 2012 e primi anni del nuovo secolo) quando, dopo una prolungata assenza di piogge estive, le olive si erano ben reidratate e tutti potevano contare su buona qualità e quantità. Non ovunque fu così perché le olive che si erano disidratate durante l’estate iniziarono ben presto a cadere anticipatamente con forti perdite per chi non fu solerte nella raccolta. Anche quest’anno potrebbe verificarsi un’annata simile, pertanto si invitano tutti i lettori ad avere molta attenzione alla turgidità del picciolo delle drupe ed alla sua resistenza al distacco in occasione di venti particolarmente intensi, facendosi trovare pronti in caso di necessità. Come già consigliato anche negli anni passati, si ricorda, soprattutto a coloro che utilizzano attrezzature meccaniche, di intervenire immediatamente dopo la raccolta con un trattamento a base di rame per evitare l’ingresso di patogeni sulle piccole ferite che si verificano a seguito del distacco delle drupe.

Buon lavoro a tutti. Per chiunque volesse contattare direttamente il Dott. Moraldi, la mail è: moraldi@email.it

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Aggiornato al 31/12/2014

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